“Un maiale e un elefante” è una raccolta di sogni, storie e pensieri personali. Alcune, sono storie belle e interessanti, altre stupide e incomprensibili. Tutte sono raccontate con immagini dai colori vivaci che non hanno bisogno di parole cosi che ognuno possa riscoprirsi in uno dei personaggi, riconoscendo nelle loro azioni, la propria storia, a propria vita. Storie fatte di aggressività, di rapporti complessi, e difficoltà di comunicazione, ma che in fondo, hanno sempre un lieto fine.
Un uomo e una donna vivono uno spazio e un tempo indefinito, in un rapporto strettamente simbiotico che li vede impegnati in attività apparentemente bizzarre.
Si tratta di una simbiosi dettata dalla differenza, piuttosto che dalla somiglianza, basata sull’attrazione verso l’opposto che si manifesta in maniera immediata nella loro sessualità.
La simbiosi è superficiale e apparente, la vera difficoltà risiede nella comunicazione fra i due. In quella che sembra un’innocua attrazione, dove i nostri protagonisti si cercano, svolgono attività quotidiane e, quasi per piacere, si torturano l’un l’altro, in realtà è percepibile uno scontro costante e senza tempo.
Le maschere che indossano non rappresentano un gioco, ma nascondono e impediscono la piena conoscenza dell’altro. Esse sono sia l’alibi perfetto per attrarre il “nemico”, sia il muro immaginario che li spinge sempre a cercarsi.
isotta bellomunno 